Debiti PA e ruolo della PCC

La circolare della Ragioneria Generale dello Stato (RGS) n. 15 del 13 aprile 2015, pubblicata il 5.5.2015, ha per oggetto “Attività di riscontro – vigilanza sull’osservanza delle disposizioni dirette ad accelerare il pagamento dei debiti commerciali delle pubbliche amministrazioni” e, richiamandosi alla ormai duplice funzione della Piattaforma per la Certificazione dei Crediti (PCC):

  • piattaforma informatica per la certificazione, cessione o compensazione dei crediti verso la Pubblica Amministrazione;
  • piattaforma informatica per il monitoraggio dei debiti di tutta la Pubblica Amministrazione.

riassume le norme vigenti, i soggetti coinvolti, i relativi doveri e le sanzioni.

Bisogna premettere che, per quanto riguarda il monitoraggio dei debiti pubblici, le norme richiedevano – in passato – alle PA il compito di caricare sulla PCC le fatture fornitori, ma l’incombenza fu largamente disattesa. Dall’introduzione della FatturaPA (pienamente a regime dal 31.3.15), invece, la PCC viene automaticamente alimentata con le fatture provenienti dal Sistema di Interscambio (SdI). La circolare in argomento precisa (al capitolo Monitoraggio dei pagamenti delle transazioni commerciali, certificazione e cessione dei crediti attraverso la PCC) l’esistenza di un altro automatismo: il sistema SICOGE (sistema per la gestione integrata della contabilità economica e finanziaria), utilizzato da alcune PA, trasferisce in automatico alla PCC i dati dei pagamenti a fornitori. Quindi, le PA che si avvalgono di SICOGE avranno la loro situazione debitoria aggiornata in automatico, mentre le PA che non utilizzano SICOGE devono trasferire i dati di pagamento alla PCC con sistemi alternativi.

I dubbi che scaturiscono dall’esperienza: riusciranno le PA non-SICOGE, per evitare sanzioni (ribadite in un prospetto allegato alla circolare) alla loro stessa dirigenza, ad organizzarsi per aggiornare la PCC? e in quali tempi?

CIRCOLARE 15 del MEF-RGS 

ALLEGATO